giovedì 20 dicembre 2012

AUGURI !

AUGURI! Il mio augurio è che il nostro Gesù Bambino, Re Sole del Natale Solstizio d'Inverno, porti giustizia sociale e vera pace al mondo, serenità e benessere (spirituale, fisico ed anche economico) a Voi, alle Vostre famiglie ed a tutti i Vostri cari. Preghiamo affinchè Dio protegga la nostra Europa Cristiana e benedica la nostra "buona battaglia ideale" in difesa della nostra Civiltà, della nostra Tradizione, della nostra Identità, della nostra libertà di popolo e della nostra sovranità di nazione. Natale 2012 - Capodanno 2013 (Roberto Jonghi Lavarini)

giovedì 13 dicembre 2012

Rapporto Nazionale sull'Araldica.

http://www.centrostudiaraldici.org/news/RapportoNazionaleStatoAraldica2012.pdf

mercoledì 12 dicembre 2012

Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro: Santo Natale 2012.

CISOM - SMOM - MILANO

Il Corpo Italiano di Soccorso del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di Malta di Milano è, come sempre, mobilitato per l’emergenza freddo. Quest’anno, il CISOM è impegnato nelle “unità di strada” del Comune di Milano, servizio che, di sera, fornisce assistenza alle centinaia di “senza fissa dimora” della nostra città. Servono, innanzitutto, Volontari che, dopo avere partecipato ad un breve corso di formazione (di tre lezioni), dovranno prestare servizio almeno una volta al mese. Raccogliamo coperte e sacchi a pelo, abbigliamento nuovo o in ottimo stato (solo biancheria intima, calze, felpe e maglioni, guanti e cappelli di lana), derrate alimentari (assolutamente confezioni monouso, in particolare biscotti, crackers, grissini, panini, carne e tonno in scatola) e generi di prima necessità (fazzoletti di carta, salviette umidificate, saponette, detergenti e deodoranti) che saranno distribuite, nei prossimi mesi, ai nostri assistiti. Sempre utili e gradite le libere offerte economiche fatte all’Ordine che provvederà a destinarli (al 100%) per tutte, le molte e diverse, necessità di questo specifico servizio. Per informazioni ed adesioni, rivolgetevi direttamente al mio “capo squadra”, Nob.Cav.Avv. Carlo Settembrini Sparavieri: sparavieri@gmail.com. Si tratta di una concreta ed impegnativa iniziativa di solidarietà, sociale e cristiana, nei confronti del nostro prossimo più sfortunato, di un gesto di autentica nobiltà, di una straordinaria esperienza, appagante e formativa, che consiglio a tutti, perché, aiutare gli altri, ci aiuta a riflettere ed a migliorare noi stessi. Roberto Jonghi Lavarini

mercoledì 5 dicembre 2012

Cardinale Enrico Benedetto Stuart, Duca di York.

Their Royal Highnesses the Duke and Duchess of Gloucester inaugurate the coat of arms of Henry Benedict Stuart, Cardinal Duke of York, at the Pontifical Scots College, Rome. During their recent visit to Rome, on November 30th, the feast of St Andrew, Patron Saint of Scotland, Their Royal Highnesses the Duke and Duchess of Gloucester visited the Pontifical Scots College. Among the various events of the visit, the Duke of Gloucester unveiled a reproduction of the coat of arms of Henry Benedict Stuart, Cardinal Duke of York, painted by Marco Foppoli (AIH) and donated by the artist with the consent of the Cardinal Henry Stuart Society of Rome, who own the original painting, which joins several Stuart portraits in decorating the new lecture theatre dedicated to the Cardinal Duke of York. The reproduction of the coat of arms of the last descendant of the Royal House of Stuart, of England, Scotland, Ireland and Wales, who lived and died in Rome, was appreciated by HRH the Duke of Gloucester who said he was honored to inaugurate the arms of his "Cousin". HRH The Duke of Gloucester unveils the restored arms of Cardinal York painted by Marco Foppoli (AIH) at the Pontifical Scots College, Rome. 30 November 2012 http://www.flickr.com/photos/ukinholysee/8235059867/
I Duchi di Gloucester inaugurano lo stemma del Cardinale Enrico Stuart al "Pontifical Scots College" di Roma. Durante la recente visita romana delle LL.AA.RR. il Duca e la Duchessa di Gloucester, il 30 novembre, giorno di S. Andrea, hanno visitato il Pontifical Scots College di Roma. Tra le varie iniziative della visita i Duchi di Gloucester hanno scoperto una riproduzione dello stemma del Cardinale Enrico Benedetto Stuart, Duca di York dipinto da Marco Foppoli (AIH) e donato dall'araldista in accordo con il Comitato del Cardinale Enrico Stuart di Roma al Pontifical Scots College che ha dedicato alla memoria del Cardinale di York la sala conferenze del Collegio. La riproduzione dello stemma dell'ultimo discendente della Casa Reale degli Stuart d'Inghilterra, Scozia e Irlanda - che visse e morì a Roma -, è stato apprezzato da S.A.R. il Duca di Gloucester che si è detto onorato di inaugurare lo stemma di suo "Cugino".

Istituto del Sacro Romano Impero.

martedì 4 dicembre 2012

Beato Imperatore Carlo.

Roberto Jonghi Lavarini Vi invita a partecipare alla presentazione del libro sul Beato Carlo d'Asburgo, ultimo Imperatore erede del Sacro Romano Impero. Interverrà Sua Altezza Imperiale l'Arciduca Martino d'Austria-Este.
Carlo d'Asburgo, l'ultimo Imperatore. Presentazione del libro: "Carlo d'Asburgo, l'ultimo Imperatore". Martedì 4 dicembre 2012, ore 18.00 sala Maria Teresa, Milano, via Brera 28. Martedì 4 dicembre, Ore 18.00 nella sala Maria Teresa della Biblioteca Nazionale Braidense, a Milano in via brera 28 viene presentato il volume "Carlo d'Asburgo, l'ultimo Imperatore" di Roberto Coaloa. Ne discutono con l’autore Giorgio Mosci, (editore Il Canneto di Genova), Monsignor Arnaldo Morandi, l’Arciduca Martino d'Austria-Este (nipote dell'ultimo Imperatore), Marco Carminati, Giorgio Galli, Martino Negri e Igor Sibaldi. Il «gentiluomo europeo», profeta di pace nella Grande guerra. L’avvento al trono di Carlo, ultimo imperatore dell’Austria-Ungheria, rappresenta l'atto finale di una epopea secolare finalmente restituita al valore che ebbe sulla Grande Guerra. La fine dell’Austria Felix è preludio dei fatali totalitarismi del Novecento e chiude per sempre l’era più feconda della Vecchia Europa. Carlo fu un progressista, nonché moderno, rispetto a suo prozio Francesco Giuseppe. Fu il primo tra i sovrani europei ad installare i telefoni nel suo palazzo imperiale per le comunicazioni interne, il primo a guidare l’automobile, il primo a volare su un aeroplano. L’ultimo imperatore fu straordinariamente attuale anche nei rapporti con la moglie, l’imperatrice Zita, che trattò da pari a pari, impensabile per l’epoca. Un personaggio moderno, ma dalle radici antiche, quasi medievali, legate ad un atavismo di santi e cavalieri, che non facilitò l’imperatore nelle relazioni con la cinica diplomazia europea e americana d’inizio Novecento. Cresciuto in un ambiente in cui la parola data aveva un senso profondo, per il «gentiluomo europeo» era inconcepibile, ad esempio, il fatto che Miklós Horthy non mantenesse la propria parola. O che un uomo del suo entourage come il ministro degli esteri, Ottokar Czernin, approfittasse di un suo malessere per

venerdì 30 novembre 2012

Famiglie Nobili della Bergamasca.

Camerati: famiglia della Val Brembana, signori feudali di Camerata, Averara, Mazzoleni e Primaluna. Da questi discendono i Ganassini di Camerati, trasferitisi a Verona: signori di Lumiago, Conti, Patrizi Veneti.
Adelasio: da Adelchis, nobile Stirpe longobarda. Agliardi: da Adalhard, nobile Stirpe longobarda di parte ghibellina. Albani: dal nome latino Albanus, antico e nobile casato originario di Albano S. Alessandro, feroce avversario dei Brembati. Albrici: da Albrik, nobile casato scalvino longobardo. Ambiveri: dal paese celtico di Ambivere. Bonghi: dal nome germanico Bongis, antico e nobile casato fra i più in vista della città di Bergamo; storico alleato guelfo di Colleoni e Rivola contro i potentissimi e ghibellini Suardi. Brembati: dal toponimo celtico Brembate, storici avversari degli Albani. Calepio: dal toponimo d’etimo forse greco Calepio. Sarebbero un ramo dei longobardi Martinengo. Camerati: famiglia della Val Brembana, signori feudali di Camerata, Averara, Mazzoleni e Primaluna. Capitani: famiglia d’origine scalvina che diede vita ai Capitanio e ai Cattaneo. Carrara: famiglia longobarda di Serina, il cui cognome vanta oltre 2.000 famiglie nel Bergamasco. Colleoni: ramo dei Ghisalberti, d’origine longobarda e di parte guelfa che diede i natali al valoroso prode orobico Bartolomeo Colleoni. Il nome è dovuto alla virilità del capostipite. Crotta/Crotti: pare antica famiglia bergamasca di origine arimannica il cui nome potrebbe derivare o dalle grotte che abitavano o dal termine germanico hroth, “gloria”, lo stesso che è alla base del cognome Rota. Forse sono imparentate. Fanzago: originaria di Clusone, ramo dei longobardi Aliprandi di Milano, il cui capostipite fu forse nomato germanicamente aggiungendo il suffisso prediale celtico -aco. Fogaccia: famiglia clusonese originaria del Bresciano; più che alla focaccia sarebbe meglio pensare ad un nome germanico del tipo Folko, “Popolo in armi”, ovviamente corrotto. Ghisalberti: da Gisilbert, Stirpe longobarda comitale durante la Contea franca di Bergamo. Essa generò il casato dei Colleoni. Ginami: forse da Wilhelm, nobile famiglia della Val Seriana. Grumelli: dal toponimo celtico Grumello, casato germanico guelfo. Locatelli: casato valdimagnino d’origine longobarda, che prende il nome dal paese celtico di Locatello e che ha animato la seconda famiglia più numerosa del Bergamasco. Lupi: ramo brembano dei longobardi Benzoni, di certo traduzione latina del germanico Wolf, che significa “lupo, guerriero”. Maironi: illustre famiglia il cui cognome deriva dal nome germanico Mayer, “maggiore”. Mapelli: nobile casato originario del paese celtico di Mapello, il cui capostipite parrebbe essere un Waldericus di chiara origine nordica. Martinengo: dal toponimo longobardo di Martinengo, casato d’origine orobico-bresciana potentissimo in Lombardia e filo-imperiale. Medolago: dal toponimo celtico di Medolago, casato risalente ai germanici Vavassori isolani. Moroni: nobile famiglia germanica della città di Bergamo, il cui nome non si esclude possa derivare dalla pianta del gelso che in bergamasco suona “murù”. Mozzi: deriva dal toponimo celtico Mozzo ed è un’antica e nobile famiglia orobica di stampo longobardo. Prezzati: dal toponimo celtico Prezzate, da cui uscì il nobile longobardo Adalbert divenuto monaco cluniacense fondatore del monastero di Pontida, in cui avvenne il fatidico giuramento lombardo. Ad esso è legata l’abbazia di Fontanella, fondata dalla longobarda Theoberga, cugina del conte di Bergamo Gisilbert. Rivola: antica e nobile famiglia longobarda di parte guelfa, alleata di Colleoni e Bonghi contro i ghibellini Suardi. Rota: il casato più numeroso del Bergamasco, valdimagnino di origine longobarda, legato al nome del terzo e ultimo duca longobardo di Bergamo Rotharit. Signori: casato di Comenduno, toponimo celtico, nato da Wapper o Weber, cavaliere svevo di Federico II. Solza: nobile famiglia germanica di Stirpe imperiale, che diede il nome al toponimo isolano Solza, tra l’altro paese natale del Colleoni. L’etimo potrebbe derivare dall’aferesi di Answald. Suardi: la più nobile famiglia del Bergamasco, di origine longobarda nata da un certo Sigward, funzionario del Regno Franco. Fu fedelmente ghibellina e alleata dei Visconti. Legò le sue vicende a quelle della città di Bergamo. Tadini: nobile famiglia di Martinengo, nata da un certo Tado o Taido, nome longobardo che significa “Popolo”. Tasso: dal nome germanico Tasso, originaria della Val Brembana, di Cornello e di Bretto (dal celtico brento, “vasca, truogolo”), e trasferitasi a Bergamo. Diede i natali ai poeti Bernardo e Torquato, ma prima di ciò si legò ai Della Torre fondando il casato dei Thurn und Taxis germanici che acquisirono il monopolio delle poste europee. Terzi: famiglia longobarda ghibellina, dal nome Terzo. Vertova: dal toponimo celtico di Vertova, e di origine franca. Vimercati: di origine brianzola, ebbe un ramo illustre nel Bergamasco. Zenoni: casato bergamasco longobardo legato al culto ariano di San Zenone.

mercoledì 28 novembre 2012

"Uomini, in piedi, in mezzo alle rovine"

"È importante, è essenziale, che si costituisca una élite la quale, in una raccolta intensità, definisca secondo un rigore intellettuale ed un'assoluta intransigenza l'idea, in funzione della quale si deve essere uniti, ed affermi questa idea soprattutto nella forma dell'uomo nuovo, dell'uomo della resistenza, dell'uomo dritto fra le rovine. Se sarà dato andar oltre questo periodo di crisi e di ordine vacillante e illusorio, solo a quest'uomo spetterà il futuro. Ma quand'anche il destino che il mondo moderno si è creato, e che ora sta travolgendolo, non dovesse esser contenuto, presso a tali premesse le posizioni interne saranno mantenute: in qualsiasi evenienza ciò che potrà esser fatto sarà fatto e apparterremo a quella patria, che da nessun nemico potrà mai essere né occupata né distrutta." (Julius Evola)

martedì 27 novembre 2012

"Allegra Compagnia di Bacco".

ENOGASTRONOMIA - CULTURA - TRADIZIONE - GOLIARDIA http://allegracompagniadibacco.blogspot.it/
AMARONE Valpollicella - Azienda Agricola LAVARINI
BARBERA del Monferrato (Superiore Barricato) - Terre di Giuseppe GANASSINI di Camerati

Cristina Jonghi Lavarini.

Stemma della Nob.Dott. Cristina Emma Maria Jonghi Lavarini dei Baroni von Urnavas (figlia del Comm.Dott. Cesare Giovanni e della N.D. Dama Dott. Alda Ganassini dei Conti di Camerati), Volontaria della Croce Bianca di Milano, Dirigente d'Azienda ed appassionata fotografa. Nella foto con Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele IV, Duca di Savoia e Principe di Napoli, Capo della Real Casa.

Stemmi Jonghi Lavarini a Milano.

Stemmi di famiglia presenti nella storica plazzina "fraterna" milanese (costruita nei primi anni del 1900) e nella casa privata del Nob.Arch. Edmondo Maria Jonghi Lavarini di Baio dei Baroni di Ornavasso.

Santa Messa per la Regina Elena.

Stemma Matrimoniale Jonghi Lavarini.

Antico Stemma Matrimoniale Jonghi Lavarini del Barone Giovanni Generoso Bartolomeo Jonghi von Urnavas, Ingegnere Idraulico e Capitano del Regio Esercito Sabaudo e della Nobile Marietta (Maria Caterina Virginia) Lavarini. Lo stemma si trova, sopra il camino, nella storica casa di famiglia ad Ornavasso, di Filippo Giuseppe Maria Besana, figlio del Professor Francesco (Medico Dermatologo) e della Baronessa Maristella Jonghi Lavarini.

mercoledì 21 novembre 2012

Associazione Internazionale della Nobiltà Germanica.

Il Nob.Cav.Dott. Roberto Jonghi Lavarini, Freiherr von Urnavas, Delegato per l’Italia della Walser Uradel Kulturverein, per i suoi meriti culturali nei confronti dalla Internationaler Adelsverband (Associazione Internazionale della Nobiltà Germanica), ha ricevuto la Kommandekreuz (Commenda) dell’Adler Orden (Ordine dell’Aquila di Prussia) da Frèderic Prinz von Anhalt.